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VEDERE IL PALIO DI SIENA

Breve Guida per il Turista per assistere al Palio

Cosa fare e cosa non fare durante i 4 giorni del grande evento senese

Benché sia una delle cose da fare almeno una volta nella vita, assistere al Palio di Siena non è come andare ad una semplice manifestazione folkloristica. Il Palio è senza dubbio una festa, ma nei quattro giorni che lo animano, è bene sapere che la città e i contradaioli si accendono di uno spiccato fervore e di una certa suscettibilità verso ogni intervento o incursione esterna, che può risultare invasiva o addirittura fastidiosa e magari rischiare di degenerare in situazioni spiacevoli. Tutto ciò non perché i senesi siano un popolo di pazzi scatenati, ma perché in quei giorni, magicamente, torna a vedere la luce quella passione sanguigna che è in quiescenza nel periodo invernale e che si risveglia con il suono inconfondibile delle chiarine d'argento (il tipico strumento a fiato senza pistoni che suona la Marcia del Palio), che annunciano l’estrazione delle contrade a fine maggio. Quello del senese è forse tendenzialmente un temperamento un po’ ombroso, che a primo impatto può sembrare chiuso e poco socievole, ma che in realtà nasconde un grande cuore. Basta saperselo conquistare.
La cosa migliore per vedere il Palio di Siena e assistere allo svolgimento della festa nel modo più tranquillo sarebbe quindi quella di riuscire a farvi includere nella festa stessa, osservandola non frettolosamente e superficialmente come potrebbe fare un turista catapultato in mezzo a una piazza gremita, bensì parteciparvi come ospite di qualche amico senese disposto ad accompagnarvi durante queste quattro giornate senesi molto particolari e palpabilmente cariche di adrenalina. Oltre ad avere in questo modo le adeguate “istruzioni per l’uso” per muoversi con sicurezza nella Piazza, le informazioni su cosa fare e cosa assolutamente non fare nei momenti di massima tensione, come prove o mosse che possono prolungarsi per parecchi minuti, avreste l’opportunità di osservare la festa più da vicino, viverla e comprenderne quel significato più profondo che sta dietro alla corsa, che a dispetto di quanto si vede in televisione, è solo l’ultimo atto di una lunga preparazione che comincia molto tempo prima e coinvolge tutto il popolo della Contrada. Ad ogni modo, se non disponete di un amico senese e la vostra prossima tappa è il Palio, ci sono alcune cose che è bene sapere per assistere alla festa in tutta tranquillità.

• IL CAVALLO – A Siena il cavallo è come un figlio e viene coccolato e protetto come la cosa più preziosa. Se vi trovate a Siena in quei giorni, vi renderete subito conto con i vostri occhi di quanto ciò sia vero e di quali mostri al contrario generi l’ignoranza. Siate allora “ospiti consapevoli” di quanto questo particolare sentimento sia insito in maniera innata in ogni senese e abbiate rispetto di questa particolare attitudine, evitando ogni commento superficiale e qualunquista contro la festa e contro questa tradizione. Al contrario, se non siete convinti di tutto ciò, nessuno vi obbliga ad assistere alla festa.
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• CENE DI CONTRADA – Per cercare di inserirsi più nella festa, è possibile partecipare alle cene di Contrada e anche alla cena della Prova Generale prenotandosi per tempo. Le cene sono a pagamento. Nei momenti di calma chiedete informazioni ai contradaioli della Contrada che avete scelto, saranno senz’altro disponibili a darvi informazioni.
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• LA PIAZZA – L’ingresso in Piazza è gratuito, ma una volta iniziato il corteo storico, l’ingresso al pubblico è consentito solo da via Dupré. Una volta entrati in Piazza, NON fermarsi nei pressi del varco da cui siete entrati, che ad ogni modo verrà chiuso a forza, ma scorrere verso il centro, onde evitare inutili ammassamenti di persone. La Piazza è concava, quindi da qualsiasi punto c’è la visuale verso la mossa.
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• WC e OGGETTI IN PIAZZA – All’interno della Piazza non ci sono bagni e una volta entrati non si può uscire fino al termine della corsa, quindi è consigliabile fare pipì prima di entrare in Piazza. È vietato inoltre portare sedie, sgabelli, ma anche passeggini e carrozzine. Si sconsiglia quindi l’ingresso ai bambini molto piccoli. In caso di malore sarete prontamente individuati e prelevati dallo staff della Misericordia (la stazione mobile di Pronto Soccorso).
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• OGGETTI SOSPESI E BAMBINI SULLE SPALLE – In Piazza evitate di issare sulle spalle bambini o di tenere in alto tablet o macchine fotografiche molto ingombranti che potrebbero impedire la visuale delle persone dietro di voi. Oltre a diversi accidenti, rischiate che vi voli in testa qualcosa. Se volte essere sicuri di stare comodi optate per il palco.
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• I PALCHI – Scegliere di vedere il Palio dalla Piazza, accanto al popolo senese, significa certamente viverlo in maniera emotivamente più coinvolgente. Se si opta invece per una soluzione più comoda e una visuale migliore, i palchi sono certamente la scelta migliore anche se non proprio economica. Tutti i palchi sono infatti a pagamento e prenotabili nei giorni precedenti. Per informazioni rivolgersi al negozio o al bar delle immediate vicinanze.
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• CALZATURE – Soprattutto il giorno del Palio, evitate se possibile di andarvene in piazza con infradito o scarpe troppo aperte, poiché è facile che durante i momenti di maggior concitazione, qualcuno possa inavvertitamente pestarvi. A parte il fatto che l’infradito al Palio fa molto turista incauto, se non volete rischiare di tornare a casa scalzi, preferite comode scarpe da ginnastica!
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• USO DEL FLASH – Se volete fare foto e avete una certa attrezzatura alla quale tenete, assolutamente NON usate speed light davanti ai cavalli. Potreste impaurire il cavallo e far arrabbiare non poco i contradaioli che lo accompagnano.
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• IL POPOLO – Dopo le corse di prova, aspettate che tutti i popoli delle varie Contrade siano defluiti ed evitate di inserirvi scompostamente nelle loro file, soprattutto a ridosso del cavallo, perchè per i senesi questo è segno di poco rispetto e soprattutto di poca attenzione nei confronti dell'orgoglio del popolo di ogni contrada.        
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• "SCAMBI DI OPINIONE" – In caso di attriti fra gruppi di contradaioli, evitate di riprendere eventuali coloriti “scambi di opinione” che si potrebbero verificare in piazza dopo le prove o dopo la carriera, quelli che in gergo senese si chiamano "cazzotti", perchè tutto ciò non ha niente a che vedere con le classiche risse violente che si vedono allo stadio, ma certe dinamiche fanno da sempre parte del Palio, iniziano e finiscono sul tufo senza nessuna conseguenza e da sempre sono fatti che riguardano solo i contradaioli, non voi e tanto meno youtube.
Quindi rispettate queste usanze se pure a prima vista un pò forti, ma in realta totalmente parte integrante di un folklore radicato e denso di significato, lasciando da parte velleità da fotoreporter in cerca di scoop.
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• LA MOSSA – In caso di mosse particolarmente lunghe, evitate commenti offensivi o denigratori nei confronti del fantino e della contrada, perché i contradaioli che si trovano accanto a voi potrebbero rispondervi non benissimo.
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• DOPO LA CORSA – Dopo il Palio, non invadete la pista ma aspettate almeno che la Contrada vittoriosa sia scesa sul tufo e abbia recuperato il cavallo. Sono attimi di concitazione estrema, durante i quali se non sapete bene come muovervi, è facile farsi male inciampando o cadendo per la confusione.
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• IL GIUBILO – Non rincorrete troppo da vicino il Giubilo e lasciate la chiesa di Provenzano o il Duomo libero per la gioia della Contrada vittoriosa. Aspettate il popolo festante fuori dalla chiesa, sia perché non c’è molto spazio a disposizione, sia perché sarebbe come imbucarvi al matrimonio di qualcun altro. Lasciate che le tradizioni rimangano tali. Per i festeggiamenti poi c’è tutta la sera e la nottata se volete. Andate in quel momento a far visita alla Contrada vittoriosa, sarete certamente ben accetti e accolti con un buon bicchiere di vino.
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• IL CIUCCIO – Il ciuccio (sì, proprio quello dei bambini piccoli) che vedrete al collo dei senesi la cui Contrada ha appena vinto il Palio non è segno di pazzia o un tentativo di regressione all’infanzia, ma sta a simboleggiare e a onorare il nuovo “cencio” (drappellone) appena vinto e arrivato in Contrada. Non deridete questa usanza, è un altro modo per tenere vivo lo spirito senese.

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ALESSIA BRUCHI

FOTOGRAFO DEL PALIO DI SIENA

ALESSIA BRUCHI FOTOGRAFO PALIO DI SIENA

Nata a Siena nel Novembre 1977, giornalista e fotoreporter, una laurea in Comunicazione e un master in Marketing, contradaiola del Bruco, profondamente legata alla fotografia di reportage e a quella legata al mondo del Palio, collabora attualmente come fotogiornalista con diverse agenzie e testate d'informazione locale e nazionale.

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IL NUMERO DEI PALII CHE HO VISTO DAL TUFO

3897

TAZZINE DI CAFFE'

4

LE VOLTE CHE HO VISTO VINCERE LA MIA CONTRADA

BATTITI DI CUORE